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Immagine del redattoreKatia D'Introno

2 anime

Devono vincere la lotta contro le loro 2 anime.

Poteri o non poteri. Contro le loro paure.

La tecnologia e l’anima tecnologica ha preso il sopravvento sulle cose “naturali”.

Lotta contro le proprie cose da nascondere.

Hanno tutti un “potere” che va contro un potere più forte.

COMPRENSORIO: Rigoroso, rigido, algido.

Non possono tornare in città, sono stati banditi.

C'è un’anima magica e una tecnologica. A l’inizio sembrava potessero convivere, adesso non più. DEANA E’ SPARITA.


MILO, SAMONA E DEANA SONO FRATELLI

DAFNE AMOS E CASSANDRA SONO ESULI

GIORGIO ATZEI


MILO: RABBIA: MANIPOLA L’ACQUA. Ha molta rabbia è bullizzato. Ha cominciato a manipolare l'acqua da quante volte gli hanno infilato la testa nel cesso. Poveri e orfani. Non sanno bene come sono morti i genitori. Sempre vissuti ai margini della periferia.


SAMONA: SENSO DI COLPA, PARLA CON LE “VOCI”. Si è presa cura dei fratelli. Si sente in colpa perché “parla da sola” non riesce a farne a meno, qualunque cosa sia. Crede che questa situazione sia colpa dei fratelli.


DAFNE: CAPO, RESPONSABILITA’. Bullizza e crede che Milo sia uno scansafatiche, nonostante sia lui a chiedere di lavorare. Vuole stare in campagna non le piace la città. È stato sempre tutto tranquillo, fino a l’esilio. Dalla morte dei genitori ha preso possesso della fattoria e ha accolto esuli. Solo perché si accontentavano solo dell’ospitalità e dovevano lavorare sodo. Nonostante tutto gli abitanti della fattoria sono uniti.


AMOS: ASOCIALE, SENTE LE OMBRE. Viveva nei bassifondi. Non vuole legami. Una “voce” che non vuole ascoltare lo chiama Papà. È andato in campagna perché i legami sono per pura necessità. È il più vecchio e a l’inizio non è stato facile. Disilluso. Le ombre che sussurrano al suo orecchio gli dicono di stare attento a l’esilio e alle sparizioni. Si fanno sempre più insistenti. Dicono però solo di stare attento. Non ne ha mai parlato con nessuno. Forse è solo un’immaginazione ma avevano predetto l’esilio e che Giorgio Atzei li vuole eliminare.


CASSANDRA: VENDICATIVA: VISTA, CURA CON LA MENTE. È diventata cieca. Cerca di capire Amos con la “vista”. Vuole aiutarlo e alleviare il peso che sente sulle sue spalle. Ha lascito la città poco prima dell’esilio. Quando Giorgio Atzei si è insidiato al governo. Ho visto rappresaglie contro i “dotati”. È stata aggredita con dell’acido sul volto in un vicolo. Si è quindi rifugiata dove poteva coltivare lee sue doti. Curare con la fora della mente e la “vista”. Non ha usato le sue abilità per curarsi di proposito. Potrebbe diminuire la sua sete di vendetta.


SAMONA: MATERNA: HA VENDUTO L’ANIMA A UN DEMONE. In colpa perché non ha protetto la sorella. Per protezione ha venduto l’anima ad un demone. Doveva proteggere la sua famiglia ma non ci è riuscita o si è bloccata solo per salvarsi.

Trovano Dafne che si dirige, e non risponde ai vari richiami, verso il bosco. Sembra un automa. Corrono verso il bosco..... si svegliano e Deana non c’è più.

Siamo nei campi, a fine giornata lavorativa. Qualche mese prima della scomparsa di Deana. Milo e Deana stanno parlando animatamente e sono preoccupati per quelle cose che crede di fare di nascosto e quello che si dice di Samona. Ritengono che sia meglio parlarne al gruppo. L'ultima volta sembrava aver fatto un patto. Non hanno capito bene ma la posta in gioco, se davvero queste cose esistono, è davvero troppo grande. Milo e Deana sono combattuti. In fondo sentono che non dovrebbero tradire la sorella. Milo pensa a quello che fa con l’acqua. In fondo non è normale neanche questo.


In tutto questo non si accorgono che sono ascoltati di nascosto dal resto del gruppo. Non si dovrebbe fare ma tutti hanno una brutta sensazione. Le sparizioni e le voci su Giorgio Atzei si fanno sempre più insistenti. Sono isolati ma non stupidi, e arrivano le voci anche a loro.


Hanno perso la coesione di gruppo e hanno cominciato a non fidarsi e a spiarsi a vicenda. Questo è chiaro a tutto il gruppo.


Dafne è preoccupata per la sua fattoria, non lascerà gli sforzi fatti fino ad ora essere vani.

Amos pensa alla voce che lo chiama papà. Non può lasciare che la sua “isola di protezione” subisca qualche cambiamento.

Cassandra sente la possibilità che la sua sete di vendetta in qualche modo possa essere soddisfatta, nessuno la toccherà più, soprattutto per quanto riguarda i suoi poteri.


Vedono a l’improvviso una figura, e sento in lontananza ma molto chiaramente “questa volta l’avete scampata ma state attenti”.

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