Ho pensato di scrivere le varie tipologie di gdr o narrazione che ho provato.
Ho giocato a vampiri una intera sessione, senza che nessuno tirasse i dadi. Davvero strano ma ha i suoi lato positivi. Prendi le decisioni, o meglio il narratore prende le decisioni, in base alla scheda e quindi in linea generale più in linea a quanto pensato per il tuo pg. Segui meglio la storia e la narrazione, e non devi pensare a tirare e cosa tirare. Hai quindi meno distrazioni ma meno suspance dei dadi e di come potrebbe andare veramente male o bene in base al tiro. Hai meno scelte guidate da qualcosa che non hai deciso tu, che potrebbero far al tuo pg cosa veramente al di fuori della sua storie e personalità. è una cosa però da provare sicuramente.
Un altro modo di fare narrazione è stato durante un laboratorio per capire e aumentare quelle che sono definite soft skills. Il facilitatore ha cominciato a raccontare una storia piena di “problemi” da risolvere, alcuni insieme, alcuni da soli. In base alla tua reazione ricevevi un punteggio e una considerazione. Ovviamente i problemi riguardavano sempre un area diversa di problem solving. Penso sia un modo molto efficace di vedere i punti di forza e quelli da migliorare senza risultare aggressivo o giudicante e facendo capire in prima persona ai partecipanti dove migliorare. Neanche da dire che devo lavorare sulla leadership :)
Il modo che uso di più sono i pbta. Scriverò di più con calma. La cosa che mi piace di più sono le mosse, i pg nei playbook hanno tutti delle mosse specifiche che posso fare che in base hai dadi cambiano e creano la storia. Sono sicuramente uno stimolo ma a volte posso limitare se si basa il pg e le azioni solo su quello. Un'altra cosa è che la storia si crea insieme e non è il narratore da solo che la crea. Il narratore serve e indica la via ma la storia la si fa insieme. La struttura di un pbta rende la cosa molto dinamica, forse però il gruppo deve essere coeso e anche se non si conosce deve voler collaborare e creare una narrazione insieme.
Ci sono anche i giochi masterless, ovvero c'è a volte un facilitatore, che magari conosce il gioco, ma non c'è nessuna preparazione prima e la storia si crea insieme e tutti allo stesso modo. Questi mi piacciono perché se non hai occasione di preparae o nessuno vuole farlo poi creare qualcosa di molto bello anche senza preparazione.
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